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giovedì 2 febbraio 2017

La passione e la tecnica all'opera: quattro allievi pasticceri, un concorso e la nascita di un'amicizia.

I ragazzi di Galdus che hanno partecipato al concorso
Responsabilità, collaborazione e divertimento. Tre parole che sintetizzano in modo efficace l'esperienza al Salone internazionale di gelateria e pasticceria (Sigep) di Rimini dei quattro allievi del corso di operatore della trasformazione agroalimentare della scuola Galdus di Milano. Lara e Vincenzo, di seconda B, Chiara e Gloria, di terza A, raccontano la loro avventura riminese all'indomani del concorso intitolato “Il mangiar sano” che li ha visti protagonisti insieme ad altre undici squadre di altrettante scuole professionali provenienti da tutta Italia.
«Il nostro professore di panificazione Marco Zangrossi – raccontano i ragazzi – sapeva di questa gara e ha pensato di iscrivere alcuni di noi. Essendo un’esperienza del tutto nuova, mai provata prima, abbiamo subito accettato! Il tema del concorso, “Il mangiar sano”, prevedeva un dolce senza un allergene. Noi abbiamo deciso di escludere il lattosio perché oggi molte persone sono intolleranti a questa sostanza e altre invece, seguendo la dieta vegana, escludono qualsiasi alimento di provenienza animale. L’altro dolce doveva invece essere gluten free. Abbiamo iniziato così a progettare a scuola i dolci facendoci consigliare dai nostri professori tecnici e anche dal pasticcere Marco Pedron che ha gentilmente accettato di darci una mano su invito dello chef Bianucci, docente di Galdus». La gara è stata dura: quattro ore di tempo in cui bisognava impostare e portare a termine il lavoro; sei giudici che controllavano tutto, dalla pulizia, all'ordine della postazione, all'assaggio finale. Ma alla fine i quattro ragazzi ce l'hanno fatta. I loro dolci si sono piazzati al sesto posto ma, considerando il fatto che, mentre altre scuole si preparavano all'evento da settembre, loro hanno avuto solo pochi giorni, si può dire che è stato un successo. Non c'è però solo la soddisfazione di aver fatto un buon lavoro ma anche la consapevolezza di aver vissuto un'esperienza importante dal punto di vista professionale e umano. «L'esperienza al Sigep – raccontano ancora i ragazzi – oltre ad averci fatto crescere a livello professionale, ci ha fatto crescere come persone facendoci conoscere una nuova realtà. Ritrovarsi davanti a sei giudici, riuscire a convincerli con la nostra idea portando un buon prodotto che un giorno magari potrebbe essere messo in commercio, aver lavorato in brigata con persone che non conoscevamo se non di vista è stata un'esperienza che ci ha fatto capire l'importanza di essere un gruppo. Dovevamo essere un grande gruppo per dare il meglio di noi e per arrivare in fondo. Non importa se non siamo saliti sul podio: la nostra vittoria è esserci conosciuti!».

I dolci preparati durante la gara:
“Ciocoglobe”, chiamato in questo modo perché «volevamo che la sfera rappresentasse il mondo in cui viviamo mentre l’interno del dolce doveva rappresentare le cose imprevedibili che puoi trovare nella vita. Il dolce è stato realizzato utilizzando una base di savoiardo senza glutine bagnato da latte di mandorla e zucchero. Il resto del dolce è stato fatto con degli stampini a semisfera poi successivamente assemblati. All'interno si trovano due mousse, una al cioccolato gianduia e l'altra con cioccolato fondente al 65%. Abbiamo pensato di caratterizzare i due cioccolati inserendo anche una gelatina al lime, basilico e alloro. Infine lo abbiamo rivestito con una glassa a specchio e decorata con zucchero caramellato. In questo caso l’accostamento tra l’acidulo del lime e il basilico voleva simboleggiare proprio l'imprevedibilità della vita».
Il secondo dolce è stato intitolato “Tutti per uno” perché «rappresenta i tre cereali antichi, farina di riso, orzo e farro, messi insieme. Dovendo essere senza lattosio e senza derivati di origine animale abbiamo sostituito il burro con olio di cocco e di semi. Per dare un gusto particolare abbiamo creato un infuso di orzo, camomilla e finocchietto. Abbiamo poi unito la scorza di arancia con nocciole, pistacchi e mandorle perché contengono diverse proprietà benefiche. Come decorazione infine abbiamo utilizzato zenzero fritto, scaglie di cioccolato e una crema senza lattosio».